Team al lavoro per creare un piano editoriale

Come creare un piano editoriale

Come creare un piano editoriale 1200 630 Giorgio Reclama

Per raggiungere un obiettivo, la fase di pianificazione è sicuramente la più importante.

Perché, che sia un’operazione bellica per conquistare la Kamchatka durante una partita a RisiKo!, un viaggio interstellare verso un pianeta ai confini della galassia, oppure il “semplice” lancio sul mercato di un nuovo brand, la logica è sempre la stessa: senza un solido piano strategico alle spalle, il fallimento è il più delle volte garantito.

Allo stesso modo, quando si parla di Content Marketing (ossia il marketing basato sulla creazione e la condivisione di contenuti editoriali su media digitali e non), il raggiungimento o meno di un traguardo prefissato dipende, in primo luogo, dalla creazione di quello che in gergo viene chiamato “piano editoriale”.

Che cos’è un piano editoriale

Un piano editoriale non è un calendario editoriale, ossia un documento organizzativo dei contenuti da realizzare, programmare e pubblicare, è qualcosa di più.

Ci tengo innanzitutto a sottolineare questa importante differenza, perché capita spesso (anche a esperti del settore) di confondere i due termini: il primo comprende il secondo, e per questo motivo non sono la stessa cosa.

Un piano editoriale consiste, infatti, nell’insieme delle azioni strategiche (di breve, medio e lungo periodo) che sono necessarie per indirizzare la tua comunicazione verso obiettivi di business misurabili.

È un vero e proprio diario di bordo, senza il quale una strategia di content marketing perderebbe la rotta alla prima raffica di vento improvvisa.

Come creare un piano efficace

I primi passi da compiere per creare un piano editoriale sono l’analisi interna del tuo brand e l’analisi esterna del tuo potenziale pubblico di lettori.

Infatti, per creare qualsiasi contenuto (testuale o visual), hai bisogno di definire il messaggio e il tono di voce della tua comunicazione, per comunicare i tuoi valori, essere percepito come tu vorresti e – soprattutto – avere una personalità distintiva senza tirartela.

Poi, al fine di scegliere quali saranno gli argomenti dei tuoi contenuti e i canali su cui sarai presente (social media, blog, newsletter etc.), è indispensabile analizzare il tuo target di riferimento (il segmento di mercato a cui è destinata la comunicazione) e definire le reader personas (i lettori tipo dei tuoi contenuti). In questo modo sei in grado di rispondere adeguatamente agli interessi del tuo pubblico e coinvolgerli sulle piattaforme dove essi sono più attivi.

Infine, una volta definiti i giusti canali di comunicazione per i tuoi contenuti, è bene anche stabilire la tipologia di contenuti che verranno pubblicati, ossia scegliere se i tuoi post saranno articoli, grafiche, fotografie, video, GIF animate etc.

Solo arrivati a questo punto, si può pensare di realizzare un calendario editoriale e passare all’azione, non prima. Ma questa è tutta un’altra storia

I vantaggi di un piano editoriale

Potrebbe sembrare un’attività superflua, un vezzo a cui si potrebbe fare a meno, ma non è così. Un piano editoriale è uno strumento fondamentale per chiunque voglia svolgere un’attività di Content Marketing, dal fashion blogger al marketer più navigato.

È una mappa strategica che ti permette di essere costante ed efficace nel tempo, mantenendo coerente la tua comunicazione, senza cadere nella ripetizione e nella tentazione delle mode del momento.

Permette a te (e al tuo team, se siete una squadra) di risparmiare tempo prezioso ogni giorno, misurare i progressi in corso d’opera e aggiustare il tiro (se necessario) con estrema facilità.

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